Cosa si intende per personalità e disturbo di personalità?

Scritto da Angela - Disturbi

La personalità riguarda soprattutto ciò che una persona è piuttosto che ciò che uno ha, inteso come disturbo. Racchiude infatti una gamma di processi psichici interni tra cui motivazioni, fantasie, pattern caratteristici di pensare e sentire, modi di fare esperienza di sè e degli altri, strategie di coping e di difesa.

I pazienti hanno bisogno di terapeuti che sappiano capire il loro funzionamento psicologico come sistema generale e che li aiutino a capire perchè sono ripetutamente vulnerabili a un certo tipo di sofferenza. 

Spesso i problemi psicologici sono intimamente legati alla personalità, possono essere l’altra faccia dei punti di forza di una persona, e vanno considerati alla luce della totalità dell’individuo e dei contesti relazionali e culturali in cui è inserito. 

L’uso del termine personalità include ciò che storicamente veniva chiamato carattere.

Ai fini di una psicoterapia che possa migliorare aspetti fondamentali del funzionamento psicologico, comprendere un individuo nel suo complesso e secondo le sue traiettorie evolutive può essere più importante che classificare il sintomo di cui esso soffre.

Stile o disturbi di personalità?

Non esiste una chiara e immediata distinzione tra un tipo o uno stile di personalità e un disturbo.

Ogni essere umano ha uno stile di personalità e il termine disturbo è una convenzione linguistica con cui i clinici indicano un grado di gravità e rigidità che compromette il funzionamento del soggetto e causa sofferenze o difficoltà. 

Un criterio essenziale per diagnosticare un disturbo di personalità è l’evidenza del fatto che un certo modo di funzionare causi disagio significativo all’individuo stesso o ad altri, che esso sia stabile nel tempo e che faccia parte della propria esperienza al punto da non ricordare di essere stato differente o immaginare di poterlo essere.

Molti individui con una patologia della personalità non sono consapevoli delle loro caratteristiche problematiche, o non se ne preoccupano, e spesso giungono in trattamento perchè spinti da qualcun altro. Altri invece cercano spontaneamente la terapia, ma non tanto per motivi che riguardano la personalità, bensì per qualche disagio specifico e circoscritto tra cui l’ansia, la depressione, disturbi alimentari ecc.

Classificazioni diagnostiche

A partire dalla fine del diciannovesimo secolo, la classificazione psichiatrica ha distinto due tipi generali di disturbo: 

  1. nevrosi: termine che può essere riferito a una psicopatologia, di maggiore o minore entità, in cui però l’esame di realtà non è compromesso
  2. psicosi: implica gravi danni all’esame di realtà

Ciò significa che, nonostante il dolore psicologico, la persona con nevrosi ha la capacità di riconoscere ciò che è reale. D’altra parte, la psicosi comprende condizioni come la schizofrenia o il disturbo bipolare di tipo I, dove l’esame di realtà è gravemente compromesso (la capacità di distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è).

Questi disturbi influenzano quasi ogni aspetto della vita dell’individuo e possono risultare in un marcato disagio sia per la persona sia per chi la circonda. Ad esempio, il disturbo borderline di personalità è noto per una instabilità emotiva e relazionale (ciò comporta forti oscillazioni emotive e rapporti interpersonali intensi ma instabili). Conoscere questi concetti non solo aiuta a destigmatizzarne le condizioni, ma fornisce anche una base per il riconoscimento precoce e il trattamento adeguato.

Vediamo quindi quali sono i disturbi di personalità, come classificati nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali):

Quali sono i disturbi di personalità

Disturbo di Personalità Paranoide

Il Disturbo di Personalità Paranoide è caratterizzato da un lungo pattern di diffidenza e sospettosità tale che le intenzioni altrui vengono interpretate come malevole. Criteri diagnostici includono il sospetto senza basi che gli altri stiano sfruttando, danneggiando o ingannando la persona; dubbi ingiustificati sulla lealtà degli amici o partner, e riluttanza a confidarsi con gli altri per paura che le informazioni vengano usate contro di loro. Nella vita quotidiana, questo disturbo può manifestarsi come isolamento sociale, conflitti frequenti e una percezione generalizzata di trattamento ingiusto. Ricerche scientifiche (Torgersen, S. e Fonagy, P. e altri)indicano che questi comportamenti possono derivare da esperienze passate o da predisposizioni genetiche, sebbene la comprensione esatta rimanga oggetto di studio.

Disturbo di Personalità Schizoide

Il Disturbo di Personalità Schizoide si manifesta con un distacco persistente dalle relazioni sociali accompagnato da una limitata espressione emotiva. Criteri diagnostici comprendono la preferenza per attività solitarie, mancanza di desiderio o piacere nelle relazioni strette, inclusi i familiari, e scarsa reattività a elogi o critiche. Nella vita quotidiana, gli individui con questo disturbo possono apparire distanti, freddi o indifferenti, il che può influenzare negativamente sia le relazioni personali che quelle lavorative. Studi recenti (Kendler, K. S., et al.)suggeriscono che questi tratti possono essere meno evidenti in contesti in cui l’individuo si sente sicuro e non giudicato.

Disturbo di Personalità Schizotipico

Individui con il Disturbo di Personalità Schizotipico spesso sperimentano significativi disagi nelle relazioni intime, distorsioni percettive e comportamenti eccentrici. Criteri diagnostici includono idee di riferimento (false credenze che eventi esterni abbiano un particolare e diretto significato personale), credenze strane o pensiero magico, e discorso vago o metaforico. Questi tratti possono portare a significative difficoltà nel mantenere impieghi o relazioni. Le ricerche (Siever, L. J. e Davis, K. L.) hanno evidenziato una possibile sovrapposizione genetica con altri disturbi dello spettro psicotico, anche se il trattamento si concentra principalmente sul miglioramento delle funzioni sociali e sulla riduzione dei sintomi.

Disturbo di Personalità Antisociale

Caratterizzato da un disprezzo per e violazione dei diritti altrui che inizia nei primi anni dell’adolescenza. Criteri diagnostici includono il fallimento nel conformarsi alle norme sociali con comportamenti che sono motivo di arresto, inganno, impulsività e aggressività. Nella vita quotidiana, questi individui possono apparire affascinanti e carismatici, ma spesso manipolano gli altri per il proprio guadagno personale. Le ricerche (Robins, L. N. e Regier, D. A.) indicano che fattori ambientali e genetici possono giocare un ruolo significativo nello sviluppo di questo disturbo.

Disturbo di Personalità Borderline

Questo disturbo è noto per la sua instabilità emotiva, relazionale e di immagine di sé. Criteri diagnostici comprendono impulsività in aree che sono potenzialmente dannose, tentativi di suicidio o minacce, e una forte paura di abbandono. Nella vita quotidiana, queste persone possono avere relazioni intense ma instabili e possono lottare con l’immagine di sé. Studi (Linehan, M. M.) mostrano che la terapia dialettico-comportamentale può essere particolarmente efficace nel gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita.

Disturbo di Personalità Istrionico

Caratterizzato da emotività eccessiva e ricerca di attenzione. Criteri diagnostici includono sentirsi a disagio quando non si è al centro dell’attenzione, interazione con gli altri caratterizzata da comportamento seduttivo o provocatorio, e uso dell’aspetto fisico per attirare l’attenzione. Questi tratti possono portare a difficoltà nelle relazioni professionali e personali poiché le azioni spesso sono percepite come superficiali o esagerate. Ricerche (Røvik, J. O.) hanno esplorato come il background familiare e le esperienze precoci possano influenzare lo sviluppo di questi tratti.

Disturbo di Personalità Narcisistico

Il Disturbo di Personalità Narcisistico è caratterizzato da un pattern di grandiosità, bisogno di ammirazione e mancanza di empatia. Criteri diagnostici includono un senso esagerato della propria importanza, fantasia di successo illimitato e credenza di essere “speciale”. Nella vita quotidiana, questi tratti possono portare a relazioni interpersonali problematiche, con frequenti conflitti se l’ammirazione attesa non è ricevuta. Studi rilevanti includono quelli di Ronningstam, E., che in “Disorders of Narcissism: Diagnostic, Clinical, and Empirical Implications” esplora le sfide diagnostiche e terapeutiche associate a questo disturbo.

Disturbo di Personalità Evitante

Caratterizzato da sensibilità al rifiuto e un’intensa paura dell’inadeguatezza che porta a un evitamento sociale significativo. Criteri diagnostici includono evitamento di attività lavorative che implicano contatti interpersonali significativi, per paura di critiche, disapprovazione o rifiuto. Nella vita quotidiana, questo può risultare in isolamento e difficoltà a formare relazioni vicine. Ricerche scientifiche sono state condotte da Stravynski, A. e Boyer, P., che in “Fear of Intimacy in Social Phobia” analizzano come il disturbo evitante si manifesti e possa essere trattato.

Disturbo di Personalità Dipendente

Manifestato da una dipendenza eccessiva dagli altri e una difficoltà a prendere decisioni indipendenti. Criteri diagnostici includono la necessità di rassicurazione e consiglio eccessivi, difficoltà a iniziare progetti o a fare cose da soli, e disperazione di perdere il supporto o l’approvazione degli altri. Nella vita quotidiana, questo può portare a una persistente sottomissione a desideri altrui e a relazioni sbilanciate. Studi pertinenti sono stati realizzati da Bornstein, R. F., il quale in “The Dependent Personality” fornisce approfondimenti sui trattamenti e le dinamiche interpersonali del disturbo.

Disturbo di Personalità Ossessivo-Compulsivo

Caratterizzato da preoccupazione per l’ordine, il perfezionismo e il controllo. Criteri diagnostici includono eccessiva devozione al lavoro e alla produttività a scapito delle relazioni personali, rigidità e testardaggine, e persistenza verso obiettivi ad alto costo personale. Nella vita quotidiana, può manifestarsi con rigidità e inflessibilità che interferiscono con l’efficienza complessiva. Ricerche come quelle di Samuels, J. e Nestadt, G., presentate in “Personality Disorders and Normal Personality Dimensions in Obsessive-Compulsive Disorder” esaminano le connessioni tra tratti ossessivo-compulsivi e disturbi di personalità.

In conclusione

Comprendere queste classificazioni può essere di grande utilità. Conoscere le sfaccettature dei disturbi di personalità e i propri pattern di comportamento può portare a scelte più consapevoli e relazioni più sane. Ad esempio, riconoscere tendenze passive-aggressive o comportamenti manipolativi può spingere un individuo a cercare modi più sani di comunicare i propri bisogni e desideri. Questa consapevolezza non solo migliora le relazioni interpersonali, ma contribuisce anche a un benessere emotivo più stabile.

La diffusione della conoscenza sui disturbi di personalità aiuta a ridurre lo stigma associato a questi e ad altre condizioni psicologiche. Conoscere cosa significhi vivere con un disturbo di personalità può aumentare l’empatia, il supporto e la comprensione all’interno delle famiglie, nei luoghi di lavoro e nelle comunità più ampie.

Infine, una migliore comprensione della personalità può aiutare a prevenire l’escalation di problemi minori in disturbi più gravi. Con interventi tempestivi basati su una solida comprensione della personalità, è possibile mitigare i rischi di sviluppare disturbi psicologici più invalidanti.